Al giorno d’oggi le sfide che si pongono davanti alle aziende sono molteplici e riguardano tutti i settori, nessuno escluso, e non consistono soltanto nell’aumento delle vendite e del capitale. Anzi, in un mondo industriale che vede ogni giorno accentuarsi da un lato le problematiche legate alla qualità del prodotto finale e dall’altro quelle all’ecosostenibilità, ognuno deve fare la propria parte.

Dal punto di vista produttivo, assicurare la conformità delle procedure non è solo capacità necessaria per l’azienda stessa (al fine di organizzare e ottimizzare i propri processi interni), ma soprattutto requisito indispensabile e garanzia di affidabilità davanti al cliente. Studi mirati hanno ormai ampiamente dimostrato l’adozione sempre più frequente di comportamenti eco-friendly da parte di un ampio numero di consumatori italiani ed europei che, quando possibile, non esitano a scegliere prodotti ecosostenibili a scapito di altri. La consapevolezza e le abitudini comportamentali dei singoli sono fondamentali per l’ottenimento di risultati concreti su vasta scala. L’imperativo deve essere quello di ragionare non più secondo l’ottica di un “futuro a lungo termine”, ma di quella che è stata definita di “presente a lungo termine”, poiché non è più possibile rimandare i problemi a data da destinarsi.

CGM si uniforma a questa esigenza attraverso l’ottenimento della certificazione ISO 14001 dal 2008, di recente rinnovata insieme alla ISO 9001 (ottenuta nel 1997), certificati recentemente estesi anche alla nuova unità locale di produzione di via Adda 20. La loro importanza non è certo secondaria: preso atto degli allarmanti dati che gli esperti hanno raccolto in questi ultimi anni circa le critiche condizioni del nostro pianeta, oggi più che mai l’attenzione e il rispetto per l’ambiente deve essere tra i principi costitutivi della politica aziendale. Per questo motivo, l’impegno di CGM è da sempre all’avanguardia e si concretizza in diversi modi, tra cui:

Proprio per quanto concerne il primo di questi punti, ovvero l’adozione di packaging ecosostenibili, CGM ha avuto il piacere e l’onore di essere annoverata tra i vincitori del Bando CONAI 2022 (Consorzio Nazionale Imballaggi) per aver azzerato la presenza di plastica vergine tanto nelle taniche da 10 quanto in quelle da 5 litri. Di recente, abbiamo esteso l’utilizzo di plastica riciclata anche per i barattoli contenenti le polveri magnetiche a umido (K) e le paste di accoppiamento per ultrasuoni. Nell’ultimo quadriennio, acquistando imballaggi in plastica riciclata, abbiamo contribuito a ridurre di circa 14 tonnellate (pari a poco meno del peso di 9 automobili) la quantità di plastica primo uso immessa sul mercato e a sottrarre circa 10 tonnellate (pari al peso di due elefanti africani) di rifiuti di plastica.

A riprova della dedizione della nostra azienda nell’affrontare simili tematiche, siamo fieri di poter affiancare tale riconoscimento al precedente ottenuto già nel 2019: non abbiamo dubbi sull’importanza del contenitore, in quanto “racconta” e promuove la qualità del contenuto.

In quanto azienda produttrice di preparati per uso industriale, siamo ben consapevoli dei rischi derivanti dalla non corretta manipolazione di sostanze chimiche pericolose tanto per l’ambiente quanto per la salute umana. In linea di principio, la politica di CGM è incentrata su una comunicazione rivolta alla massima trasparenza nei confronti degli stakeholder: a maggior ragione, in merito alle caratteristiche delle sostanze utilizzate per la composizione dei propri prodotti e di conseguenza ai relativi metodi di utilizzo, CGM fornisce tutta la documentazione tecnica e di sicurezza necessaria.

Un esempio per tutti: lo smaltimento dei contenitori contaminati deve seguire un preciso iter che salvaguardi la salubrità dell’ambiente. Tali contenitori sono da ritenersi a pieno titolo rifiuti speciali, quindi da smaltirsi secondo precise disposizioni, poiché i prodotti ivi contenuti sono costituiti essenzialmente da sostanze inquinanti (tensioattivi, idrocarburi petroliferi). Né è possibile escogitare escamotages per smaltire l’imballaggio vuoto una volta utilizzato il prodotto: infatti lavarlo in abbondanza con acqua non risolve il problema, poiché i liquidi di lavaggio non rispettano i limiti imposti dalle vigenti normative nazionali (es. T.U.A).